lunedì 30 novembre 2009

A proposito di immigrazione

Recentemente ho avuto il piacere di poter partecipare all’iniziativa organizzata dal tribunale dei minori di Cagliari in occasione delle “Giornata europea della Giustizia Civile”.
L’iniziativa era un dibattito pubblico a cui partecipavano i rappresentanti di tutte le scuole della provincia. Presente anche il prefetto Serra.
L’incontro è stato molto istruttivo perché nel corso del dibattito sono state puntualmente smentite le argomentazioni con cui le forze reazionarie di questo Paese ci presentano l’immigrazione come un fenomeno negativo e gli immigrati come dei pericolosi criminali che rubano, stuprano e tolgono il lavoro agli italiani.
Ma da cosa nasce l’immigrazione, ovvero perché così tanti uomini lasciano il loro Paese per cercare fortuna nel nostro? La risposta è semplice: la fame. Da cosa nasce la fame? Dalla povertà. Perché i paesi dell’Africa (da cui provengono la maggior parte degli immigrati) sono poveri? Perché i paesi occidentali (fulgido esempio di civiltà) sfruttarono per anni i paesi africani, sottraendo loro le risorse naturali e tenendo in schiavitù la popolazione. Tra l’altro questi paesi non raggiunsero la loro legittima indipendenza in modo pacifico, ma attraverso la guerra, l’unico strumento che in quel momento avevano quelle popolazioni per liberarsi dall’oppressione coloniale. L’unica eccezione fu quella delle colonie portoghesi, perché durante la gloriosa Rivoluzione dei garofani del 1978, la giunta militare composta da ufficiali dell’esercito comunisti e socialisti che prese il potere non solo abbatté il fascismo portoghese senza spargimento di sangue, ma senza spargimento di sangue concesse l’indipendenza alle colonie. Ma lo sfruttamento era finito? Assolutamente no. Dopo il colonialismo ufficiale venne quello celato. Dapprima ci pensarono gli Stati Uniti e l’Urss di un falso comunista come Breznev a impoverire i paesi africani sottraendo loro le risorse naturali in cambio della “protezione” offerta. Poi venne l’era della globalizzazione e il testimone dello sfruttamento passò alle multinazionali. Conclusione, se oggi esiste un imponente fenomeno migratorio la colpa è dei paesi occidentali e di nessun altro. Sia chiaro, le guerre in Africa ci sono ancora e i governi liberisti d’Europa hanno tutto l’interesse a non intervenire per porre fine al conflitti, poiché il loro potere si fonda anche sul consenso degli azionisti delle multinazionali che vendono armi alle forze belligeranti. Ma come? I paesi occidentali non sono i grandi alleati degli americani che con le bombe esportano democrazia e civiltà in Medio Oriente? Gli occidentali non intervengono perché in questo momento i diamanti africani sono meno importanti del petrolio afghano e iracheno. QUESTA È LA VERITÀ.
Detto questo si tratta ora di analizzare le argomentazioni dei razzisti berlusconiani e dei neofascisti contro l’immigrazione e contro i clandestini e di dimostrare perché sono sbagliate.

Innanzitutto bisognerebbe ricordare ai tanti razzisti di questo paese che anche gli italiani furono immigrati a loro tempo. Se direte qualcosa del genere sicuramente ci sarà chi vi risponderà che gli italiani furono trattati malissimo, perché noi non dovremo fare altrettanto? Per il semplice motivo che non ci si può dire migliori di chi sfruttò gli italiani immigrati se noi facciamo lo stesso con i migranti che giungono da noi. E inoltre si può punire qualcuno prima che esso compia un reato ? Nessuno oserebbe mai dire di si.
È ovvio che se un immigrato delinque deve essere espulso. Ma i respingimenti puniscono i migranti impedendo loro di entrare in Italia, prima che questi possano aver commesso un qualunque reato. Ah già è vero per le destre essere un immigrato, ovvero essere un povero che cerca un pezzo di pane in un paese straniero è un reato. Risultato: i migranti, compresi donne e bambini o muoiono in mare o nelle prigioni di Gheddafi ( un uomo che si dice socialista e invece, di fatto, dimostra il suo tradimento alla causa scendendo a passi con un borghese reazionario e corrotto come Berlusconi).
Ma perché dovremo fare entrare nel nostro paese delle persone che delinquono? D’altronde le nostre carceri sono piene di immigrati. Peccato però che le carceri italiane sono piene di immigrati non perché questi siano quelli che delinquono di più ma perché non avendo appoggi in Italia sono quelli che vengono maggiormente scoperti, il che è diverso. E poi da cosa risulta che gli immigrati riempono le nostre carceri? Dai sondaggi di Libero? Giornale famoso in tutto il mondo per la sua obiettività…
Ma i migranti cancellano la nostra tradizione. Ah davvero? Perché forse il Brasile, gli Usa, la Germania che vedono una forte immigrazione italiana hanno forse perso le loro tradizioni ? Non ci risulta.
Il problema sta nel fatto che la destra, al culmine della sua ipocrisia, si riempie la bocca di legalità. Ma se il PDL combattesse veramente i criminali dovrebbe incominciare dal suo leader Silvio Berlusconi. Ma poiché questo è impossibile bisogna trovare un capro espiatorio con cui prendersela. Chi è il capro espiatorio? Il migrante. Dunque impediamo a quelli che sono già in Italia di curarsi, perché i medici sono obbligati a denunciare qualora si trovino a curare un immigrato, quelli che invece stanno arrivando li facciamo morire in mare così alle prossime elezioni noi (il PDL) e i nostri amici leghisti possiamo vantarci di aver fermato l’immigrazione, così la gente ignorante crede che combattiamo l’illegalità e ci vota. Questo è il modo di ragionare e di agire dei berlusconiani. Il problema, per esempio quello della sanità, prima che dei migranti è del popolo italiano che confermando al potere Silvio Berlusconi e il suo governo (alle elezioni Europee il PDL e Lega superarono insieme il 50%) si rende complice delle sue politiche criminali. Quando i militanti delle forze di Sinistra accusano le forze della Destra di negare ai migranti il diritto alla salute, che è un diritto universale irrinunciabile di cui tutti gli uomini dovrebbero godere, i berlusconiani rispondono che con la suddetta legge, non si impedisce mica agli immigrati di curarsi. Evidentemente gli adulatori di Silvio sono così stupidi da non capire che la maggior parte dei clandestini se sanno che presentandosi dal medico verranno denunciati, non lo faranno.

Per cui quando scenderemo nelle piazze, all’ombra delle nostre bandiere rosse, avremo il dovere, non il diritto, il dovere di gridare senza paura che il nostro è un governo ASSASSINO. Non è uno slogan, non è una provocazione, è la tragica e semplice verità.


Fabrizio Grussu (Sez. Cagliari)