giovedì 10 dicembre 2009

Tante storie diverse ma un’unica grande certezza: lotta e coscienza di classe




Il nove dicembre è stata una giornata importante per Iglesias; una giornata scandita da slogan che univano in un unico grande corteo gli studenti medi del Sulcis Iglesiente, e i lavoratori in lotta del polo industriale di Carbonia e Iglesias. Tanta rabbia , tanta frustrazione si leggeva negli occhi degli operai che sfilavano in corteo e spesso, per farsi sentire sbattevano forte , sulla strada , il caschetto da lavoro.
Tanta rabbia e voglia di un futuro migliore si leggeva negli occhi degli studenti, solidali con i lavoratori, consci del fatto di essere i lavoratori di domani, consci del fatto che senza lavoro, un territorio muore di fame, consci del fatto che la Sardegna senza una politica sociale di contrasto alle vecchie e nuove povertà sprofonderà in un buio totale. Gli studenti frustrati dalla prospettiva di dovere lasciare la propria terra, ieri, hanno lasciato i banchi di scuola per essere loro, finalmente, a dare una lezione di civiltà e progresso. Gli studenti del sulcis hanno incarnato quello spirito di solidarietà che in Italia non si vede da molti anni ormai, hanno dato prova di capire che senza il lavoro oggi non esiste futuro.
Gli studenti hanno concluso la manifestazione in piazza, seguiti dagli operai e quando hanno preso parola la piattaforma rivendicativa chiedeva Lavoro e Saperi.
La FGCI ha avuto un ruolo importantissimo in questa occasione; abbiamo organizzato e strutturato un dissenso enorme, ci siamo confrontati con i rappresentanti sindacali che chiedevano considerazione da parte di una classe politica ieri totalmente assente, e che, stanchi di questo modello di sviluppo selvaggio, rivendicavano più stato sociale, più garanzie.
Abbiamo concluso con una assemblea della FGCI della federazione del Sulcis, gli studenti presenti, tanti, stanchi del qualunquismo, hanno deciso di coivolgersi in un progetto nuovo in quel territorio stremato dalla crisi: hanno chiesto la presenza del Partito si sono accostati alla nostra organizzazione chiedendoci di non abbandonarli, di aiutarli, uniti nella passione per la trasformazione di una società divorata e smantellata dal capitalismo.


Andrea Devoto
Coordinatore Regionale Fgci Sardegna